domenica 17 marzo 2024

Che differenza c’è tra la CARTA IGIENICA e le SENTENZE delle Sezioni Unite della Cassazione? (di Luigi Tosti)

 

Che differenza c’è tra la CARTA IGIENICA e le SENTENZE delle Sezioni Unite della Cassazione? Per i Nostri Augusti GOVERNANTI di destra, sinistra, centro destra, centro sinistra, NESSUNA. Me lo chiedo e mi rispondo, chiosando gli starnazzi del Vaticano e di Antonio Tajani per la vicenza del micro-crocifisso OBLITERATO dai Francesi nel manifesto per le Olimpiadi. E me lo chiedo perché le Sezioni Unite della Cassazione civile Italiana, dopo TRE gradi di giudizio (i primi due persi), hanno sancito con la sentenza n. 24414 del 09/09/2021 cheNelle AULE delle SCUOLE PUBBLICHE ITALIANE, in base alla COSTITUZIONE REPUBBLICANA, ispirata al principio di LAICITÀ dello Stato e alla SALVAGUARDIA della LIBERTÀ RELIGIOSA POSITIVA e NEGATIVA, NON È CONSENTITA l'AFFISSIONE obbligatoria, per DETERMINAZIONE dei PUBBLICI POTERI, del simbolo religioso del CROCIFISSO.”

In sostanza i bravi Cattolici Italiani avrebbero dovuto RIMUOVERE i feticci chiodati da TUTTE le SCUOLE PUBBLICHE italiani già da
TRE ANNI. Ma cosa è successo? E’ successo che a distanza di TRE ANNI i crocifissi stanno ancora tranquillamente affissi nelle aule delle scuole pubbliche italiane perché i GOVERNANTI catto/talebani se ne strafottono sia delle SENTENZE della Cassazione a Sezioni Unite sia della LEGALITA’. Della serie: “Io so’ io e voi non contate un cazzo” (Marchese del Grillo: Monicelli e Sordi).

venerdì 9 febbraio 2024

L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio (di Luigi Tosti)



L’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.
E’ in linea di arrivo l’approvazione del decreto dell’ex giudice Nordio grazie al quale sarà abrogato il reato di “abuso d’ufficio” previsto dall’art. 323 del codice penale.
Le “MOTIVAZIONI” di tale abrogazione consistono nel fatto che “i Sindaci dei Comuni NON firmano più i provvedimenti” e che solo un’esigua parte dei procedimenti penali aperti per tale reato pervengono ad una condanna finale.
La prima motivazione (tanto per non cadere nel volgare) è una benemerita STRONZATA, posto che il reato in questione NON riguarda SOLO i Sindaci dei Comuni, ma qualsiasi “pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio” (ad esempio magistrati, pubblici ministeri, vigili, poliziotti, carabinieri, cancellieri, ufficiali giudiziari, impiegati etc.) e, inoltre, i Sindaci NON FIRMANO più la stragrande parte dei provvedimenti del Comune, che vengono invece deliberati e firmati dai “funzionari responsabili”.
La seconda motivazione (sempre per non cadere nel volgare) è un’augusta CAGATA, perché il presunto esiguo numero di condanne dipende in realtà da infinite motivazioni, tra le quali rientrano le PRESCRIZIONI del reato e sovente gli insabbiamenti delle denunce da parte dei magistrati: è quindi GROTTESCO abolire un reato perché i condannati sono pochi. Con questo CRITERIO dovrebbero essere ABROGATI anche i reati di furto, di rapina, di truffa, perché la maggior parte degli autori rimane ignota o la fa franca per “prescrizione”, per l’“esiguità del danno” e per altre diavolerie inventate dal Legislatore per finalità “DEFLATTIVE”, e cioè per non far lavorare i magistrati su reati ritenuti marginali.
Chiusa questa premessa, i cittadini italiani dovrebbe essere INFORMATI -magari dalla cd. Stampa e dai cd. “politici”- delle CONSEGUENZE che scaturiranno dall’eliminazione di questo reato, perché lo SCENARIO che si apre è veramente “ESALTANTE” e “GODURIOSO”.
Mi spiego meglio: l’attuale reato di abuso d’ufficio è così formulato dall’art. 323 del codice penale: “Il PUBBLICO UFFICIALE o l'INCARICATO DI PUBBLICO SERVIZIO che, nello SVOLGIMENTO delle FUNZIONI o del SERVIZIO, in VIOLAZIONE di specifiche REGOLE di CONDOTTA espressamente PREVISTE dalla LEGGE o da ATTI AVENTI FORZA DI LEGGE e dalle quali non residuino margini di discrezionalità, ovvero OMETTENDO DI ASTENERSI in presenza di un INTERESSE PROPRIO o DI UN PROSSIMO CONGIUNTO o negli altri casi prescritti, INTENZIONALMENTE PROCURA A SÉ o AD ALTRI un INGIUSTO VANTAGGIO PATRIMONIALE ovvero ARRECA AD ALTRI UN DANNO INGIUSTO, è PUNITO con la reclusione da uno a quattro anni. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno carattere di RILEVANTE GRAVITÀ.” In sostanza la norma penale punisce, giustamente, qualsiasi funzionario pubblico che VIOLA deliberatamente la LEGGE allo scopo di procurare a sé od ad altri un INGIUSTO vantaggio patrimoniale o arrecare ad altri un INGIUSTO DANNO.
Pertanto, una volta che il reato di ABUSO di UFFICIO sarà “ELIMINATO” dal codice penale, TUTTI i comportamenti dei PUBBLICI UFFICIALI e degli INCARICATI di PUBBLICO SERVIZIO -che sino ad oggi sono stati considerati “REATO”- diverranno MAGICAMENTE ATTI LECITI, NON più perseguibili penalmente.
Per capire quali saranno le conseguenze faccio i seguenti esempi.
1°) Se dovesse capitarvi di essere multati per divieto di sosta e chiederete al vigile come mai NON ha multato l’automobile che si trova, come la vostra, in divieto di sosta, potrete sentirvi tranquillamente rispondere dall’augusto pizzardone che “QUELLA” macchina è la sua o di sua moglie o della cognata o di un amico oppure del Sindaco e che lui, quindi, può far “quel che cazzo gli pare” perché la “LEGGE” lo autorizza ad ABUSARE del suo POTERE PUBBLICO e dell’OBBLIGO di IMPARZIALITÀ, impostogli dall’art. 97 della Costituzione, perché lui vuole procurare a sé stesso o ad altri parenti, amici etc. un INGIUSTO vantaggio patrimoniale, cioè non far loro pagare la multa.
2°) Altro esempio ricavato da Cassazione penale, sentenza n. 31873/2020. Se chiedete il rilascio di una licenza edilizia sul lotto edificabile di vostra proprietà, potreste ricevere un RIFIUTO ILLEGITTIMO e CONTRARIO a TUTTE le NORME EDILIZIE che vi consentono, in realtà, di costruire e se, per caso, farete notare al Funzionario che vi ha negato la concessione che egli ha invece rilasciato la licenza di costruire a Caio su un lotto, che tra l’altro è inedificabile, potreste sentirvi rispondere, tranquillamente, che questo ABUSO -che viola il diritto di eguaglianza e l’obbligo di IMPARZIALITÀ della Pubblica Amministrazione- lo ha fatto per AGEVOLARE ILLEGALMENTE Tizio, che è suo fratello o è il Sindaco o il Ministro di Giustizia e via dicendo.
3°) Altro esempio, tratto da Cass. pen. sentenza n. 37074/2020. Un sindaco, un magistrato, un dirigente del Ministero o di una ASL potrebbero AVVALERSI arbitrariamente, a vantaggio proprio o di parenti, amici, magistrati, delle PRESTAZIONI LAVORATIVE dei dipendenti del Comune, del Tribunale, del Ministero, del Carcere, dell’ASL, della Regione e via dicendo, senza cioè ricorrere a personale esterno che dovrebbe essere pagato di tasca propria. E se voi provaste ad abbozzare una flebile “LAMENTELA” ad uno di questi soggetti, potreste ricevere, come risposta, delle sonore ed irridenti PERNACCHIE da parte di coloro che, sino ad oggi, sono considerati dei criminali, e, magari, anche l’immemorabile battuta monicelliana del Marchese del Grillo, e cioè “IO so IO e voi NON contate un cazzo”.
4°) Altro esempio, ricavato da Cass. pen. sent. n. 44598/2019. Se siete un dipendente dell’Ospedale o di qualsiasi altro Ente pubblico e venite scavalcati nella nomina ad una qualifica superiore da un dipendente che è TOTALMENTE PRIVO di TITOLI, oppure è addirittura un soggetto esterno all’Amministrazione che dovrà essere pagato con i soldi pubblici, potreste sentirvi tranquillamente dire dal Responsabile della nomina ILLEGITTIMA che lui l’ha fatto per FAVORIRE suo figlio, sua moglie, un amico, un raccomandato dal Papa o dal vescovo e via dicendo e che, quindi, non gli dovete “rompere i c…….i”.
5°) Altro esempio ricavato da Cass. pen., sent. n. 52882/2018. Se vedete crescere, come un fungo, un grattacielo di 200 metri davanti alla vostra casa., realizzato su area non edificabile e in violazione di 10.000 norme del Piano Regolatore e dei Regolamenti edilizi, e vi azzardate a fare una denuncia indirizzata anche al Comune, potreste trovarvi poi di fronte al dipendente comunale, deputato alla verifica della legittimità del grattacielo, che rimarrà totalmente INERTE per non danneggiare il titolare dell’impresa o il proprietario del grattacielo, che sono suoi amici o parenti.
6°) Altro esempio tratto da Cass. pen. sent. n. 11394/2015. Se il Presidente di una provincia -in violazione delle vigenti norme regolamentari- conferisce un incarico dirigenziale non a voi, che ne avete titolo, bensì ad un soggetto privo dei requisiti richiesti e che egli intende FAVORIRE perché è suo figlio o sua moglie o suo amico, non vi azzardate a lamentarvi perché ricevereste delle sonore PERNACCHIE. Se poi vi azzardate a fare una denuncia penale, il Giudice sarà costretto a insabbiare la vostra denuncia col “timbro”: “Il fatto NON è previsto dalla LEGGE come reato”.
7°) Altro esempio. Se fate una causa civile e il Giudice, pur avendo voi ragione, vi da torto perché la controparte è sua moglie o un amico e lui lo ha voluto favorire, strafottendosene anche dell’OBBLIGO di ASTENERSI, NON provate a fare una denuncia penale e delle segnalazioni al Ministro di Giustizia, al Procuratore Generale della Cassazione e al Consiglio Superiore della Magistratura, perché sareste raggiunti questa volta non da una pernacchia, bensì da un CORO di PERNACCHIE:
Questo è lo SCENARIO che si apre e allora chiedo al Signor Ministro della Giustizia e agli Augusti Parlamentari che stanno per abrogare il reato di ABUSO di UFFICIO: quand’è che intendete ABOLIRE anche i reati di CORRUZIONE, di CONCUSSIONE e di PECULATO?
Allegria!!!!! Viva l’Italia!!!!!!!!
Luigi Tosti, addì 9.2.2024

giovedì 13 aprile 2023

Dopo la Madonna del Capriolo, sbarca sulla Terra anche la Madonna Maiala (di Luigi Tosti)

 

Dopo la Madonna del Capriolo, sbarca sulla Terra anche la Madonna Maiala.
Si sa che una della caratteristiche principali del Cattolicesimo è la TRUCULENZA e l’ORRIPILANZA: Santa Lucia è raffigurata con due occhi espiantati e messi in bella mostra su un piatto, a mo’ di ostriche; San Sebastiano è legato ad un palo ed infilzato da una miriade di frecce a mo’ di puntaspilli; Sant’Agata mostra con orgoglio le sue “tette” mozzate su un vassoio; San Lorenzo si crogiola con entusiasmo su un’enorme griglia alimentata da carboni ardenti.
Non sono però da meno le migliaia di Madonne che, dopo essersi miracolosamente “INCARNATE” in statue di terracotta o di gesso create da qualche primate della specie “Homo sapiens”, sottospecie “piglianculus”, cominciano incredibilmente a PIANGERE: ma non lacrime normali -che NON sarebbe CONSONO con la truculenza e l’orripilanza cattolica- bensì lacrime di “sangue”!!!
Questo copione si ripete da secoli e, nonostante l’homo sapiens sia arrivato sulla Luna ed aspiri ad arrivare su Marte (senza per ora aver trovato traccia di un qualche dio), la folta schiera dei creduloni (quelli che Odifreddi ha ribattezzato “chrétien-crétins”, alias cristiani-cretini) è sempre pronta ad accorrere sul “POSTO” dove si rinnova l’ ennesimo “MIRACOLO” della Madre “Vergine” di Gesù, che a distanza di 2.000 dalla dipartita del figlio seguita a piangere con un dolore talmente intenso che le sue lacrime si trasformano in sangue “divino”.
La penultima Madonna che ha pianto truculente lacrime di sangue è apparsa ad Auditore, in provincia di Pesaro: il suo “seguito” tra i “fedeli” è durato però poco tempo, perché gli esami disposti dalla magistratura hanno accertato che si trattava di sangue di capriolo, per di più non battezzato. Da allora il Comune di Auditore ha dovuto rinunciare all’erezione di una già programmata Basilica di 2 ettari, che avrebbe attirato stormi di fedeli anche da Marte, per ripiegare sulla più modesta “Sagra annuale della polenta con capriolo”, che si tiene il 31 aprile di ogni anno.
Recentemente è però salita agli onori della cronaca un’altra statua della Madonna che lacrima sangue: è apparsa a Trevignano Romano, in provincia di Roma.
La sua storia nasce quando Maria Giuseppa Scarpulla, in arte Gisella Cardia, originaria di Patti in provincia di Messina e condannata per bancarotta fraudolenta, dopo essere ritornata da un viaggio a Merd-Jugorje con una statua della Beata Vergine, ha avuto la brillante idea di replicare la truffa a Trevignano Romano: la sua statua ha cominciato infatti a versare “miracolose” lacrime di sangue e la Cardia ha cominciato anche ad avere “visioni” celestiali della Madonna, accompagnate dal solito profumo di rosa (e non di merda), durante le quali la Beata Vergine le “rivelava” ed “affidava” dei “messaggi” confidenziali da “divulgare all’umanità”: messaggi nei quali rivolgeva anche esplicite “MINACCE di DANNAZIONE ETERNA” a quelli che -come me- non credono più nelle favole, nella Befana, in Babbo Natale, in Pinocchio e, dulcis in fundo, negli dei.
Le miracolose apparizioni, lagrimazioni sanguinolente e messaggi (non WatsApp) sono iniziati nel 2016 e la Chiesa Cattolica, nella persona e nelle vesti del Vescovo monsignor Romano Rossi, ha “fiutato” l’ “affare” ed ha visto bene di associarsi alla “santona”, accreditandola in Chiesa, assieme ad una pletora di altri preti, durante funzioni religiose nelle quali la statua veniva esibita e brandita dal Vescovo ai fedeli con, a fianco, la santona che leggeva i “messaggi” della Beata Virgo fidelis.
La Procura di Civitavecchia ha aperto nel 2016 un fascicolo e i RIS hanno prelevato un campione di sangue che, secondo alcune fonti, appartiene alla stessa Santona. Questo fascicolo, dopo un sonno letargico di 4 anni, verrà archiviato nel 2000 e le analisi, si badi bene, verranno “secretate”: il che è di per sé un MISTERO di natura LEGALE, posto che un fascicolo archiviato DEVE essere esaminato nella sua interezza, senza assurde secretazioni (salvo che si voglia illegalmente proteggere qualche truffatore).
Nel frattempo Gisella Cardia ha acquistato un terreno che ha adibito a palcoscenico delle miracolose apparizioni, alle quali hanno assistito ed assistono stormi e greggi di “fedeli” che accorrono a Trevignano Romano dall’Italia e dall’estero, con un mercimonio di statue e di oggetti cd. “sacri” che vengono venduti ai creduloni. La Gisella Cardia e suo marito hanno anche costituito (sicuramente su “consiglio” della Beata Vergine Maria) un’ Associazione denominata “La Madonna di Trevignano Romano ONLUS ”, registrata in data 8 luglio 2019 al n° 3133 serie 3 e con tanto di sito WEB, con lo scopo di ricevere donazioni dai creduloni e di vendere le statue della Madonna con due “fasce” di prezzo: circa 1.000, per le statue “normali”, 3.000 euro, invece, per le statue espressamente denominate e certificate come “MIRACOLOSE”.
Questa ONLUS -che ha ovviamente beneficiato e beneficia di tutte le agevolazioni fiscali ed è destinataria anche del 5 per mille- prosegue imperterrita la sua attività truffaldina sino ai giorni nostri, quando un investigatore privato, dopo avere prelevato un campione del sangue della Beata Vergine Maria, scopre che si tratta di sangue suino (nel senso di: maiale). Sporge allora una denuncia. A questo punto il Vescovo monsignor Romano Rossi SCOMPARE dalla scena a fine anno 2022 e sulla vicenda comincia a scatenarsi il clamore mediatico.
Si apprendono così particolari ed episodi (che risultano immortalati in video) che fanno impallidire la comicità e l’ironia sarcastica del compianto Monicelli. In un filmato, ad esempio, la Santona racconta con disinvoltura l’episodio della MIRACOLOSA moltiplicazione degli gnocchi, del coniglio arrosto e della pizza ad opera della Beata Vergine: per farla breve, la nostra veggente racconta che un giorno si è trovata ad ospitare a cena una quindicina di persone ma che, in casa, le erano rimasti un piatto di gnocchi, un piatto con residui di coniglio arrosto e un pezzo di pizza. Ebbene, nel servire gli ospiti queste tre pietanze hanno cominciato a moltiplicarsi sino a soddisfare tutti e 15 i commensali: un vero miracolo, anche molto originale.
Sin qui la cronaca, che non si presterebbe a particolari commenti o a meraviglie, posto che la creduloneria umana è infinita come l’universo e la Storia è zeppa di episodi del genere.
Ciò che sconcerta, però, è il fatto che in questa vicenda la Chiesa, la RAI e i MEDIA, dopo aver DORMITO per 7 anni, si indignano e pretendono, a gran voce, l’intervento della Magistratura per perseguire l’Associazione per delinquere che è stata costituita al fine di perpetrare delle truffe che sembrano abbiano raggiunto più di 500.000 euro di bottino. Chi partecipa al linciaggio, infatti, sono addirittura Bruno Vespa, Milo Infante e i preti e i sedicenti “teologi”, “Mariologi” (la “mariologia” è una branca della “teologia” cristiana che studia Maria, madre di Gesù, cioè una supercazzola) nonché giornalisti CATTOLICI che, invitati nella trasmissione “ore 14” della RAI, danno della “truffatrice” alla Gisella Cardia, “DIMENTICANDOSI” che la Chiesa Cattolica -come ho avuto modo di scrivere in atti giudiziari ed AFFERMARE in pubbliche udienze davanti al Tribunale dell’Aquila e davanti al Consiglio Superiore della Magistratura- è la più grande ASSOCIAZIONE per DELINQUERE e la più grande BANDA di FALSARI e TRUFFATORI che sia mai esistita sul Pianeta Terra negli ultimi 2.000 anni. La sua storia è costellata da FALSI miracoli, FALSE reliquie, FALSI santi, FALSE scritture, FALSI esorcisti, FALSE stigmate, FALSI sangui di San Gennaro, FALSE Sindoni, FALSI angeli, FALSI demoni, FALSI dei, nonché da un MERCIMONIO di oggetti “sacri” e “miracolosi” tali da far apparire la “povera” Gisella Scardia come una “candida educanda”, certamente non più colpevole della povera Vanna Marchi.
In sintesi, si ripropone, nella candida indifferenza di Bruno Vespa e di Milo Infante, il problema dei TRUFFATORI di Serie A (la Chiesa) e dei TRUFFATORI di Serie B (ieri la povera Marchi ed oggi la Santona Cardia): i primi, intoccabili e impunibili, i secondi massacrabili ad libitum.
Sennonché nel caso della Gisella Scardia c’è un “PARTICOLARE” che fa un’enorme differenza e che creerà non pochi grattacapi a chi voglia perseguire penalmente la “Santona”: quest’ultima, infatti, è stata SPALLEGGIATA dal Vescovo e dalla Chiesa Cattolica, che sono quindi CORREI nella perpetrazione delle truffe, di cui hanno anche lucrato. Ma non è tutto. L’ABUSO della CREDULONERIA POPOLARE messo in atto dalla Cardia è inoltre ESATTAMENTE IDENTICO all’ ABUSO della CREDULONERIA POPOLARE messo in atto dalla Chiesa Cattolica negli ultimi 2.000 anni e tutt’ora praticato, anche con le sue innumerevoli ONLUS.
E allora sorge spontanea una domanda che rivolgo PUBBLICAMENTE a Bruno Vespa e Milo Infante: per quale stravagante motivo la magistratura italiana dovrebbe perseguire penalmente Gisella Scardia per la sua Madonna Maiala, quando la Chiesa Cattolica e gli infiniti Enti Ecclesiastiche ed ONLUS si sono macchiati e seguitano tranquillamente a macchiarsi degli stessi IDENTICI REATI? Non è forse la Chiesa che ha accreditato e seguita ad accreditare come VERE le apparizioni della Madonna e VERI i miracoli dei santi che spuntano, oramai, più numerosi dei funghi?
Perché mai, dunque, le TRUFFE propinate ai creduloni dalla Chiesa sarebbero “ESENTI” da responsabilità penale, mentre le stesse piccole TRUFFE, propinate dalla Santona Cardia, dovrebbero essere perseguite e sanzionate? Forse perché la Chiesa ha accumulato, con tutte queste frodi, un patrimonio INESTIMABILE, mentre la “povera” Cardia si è fermata SOLO a circa 500.000 euro di bottino?
Sono curioso di vedere gli sviluppi di questa vicenda e, soprattutto, come si comporterà la cosiddetta “magistratura”. Intenterà un processo penale contro la Cardia, perché dice di vedere e di parlare con la Madonna, ma lascerà impunita la Chiesa che è da 2.000 anni che parla con la madonna ed erige templi sui luoghi delle sue miracolose apparizioni? 
Chiudo con un’ultima, positiva, notazione: la magistratura italiana, in sintonia con i dettami del cattolicesimo, ha sancito che l’espressione “Porca Madonna” NON integra una bestemmia perché Maria di Nazareth NON è una “dea” (è noto che per i cristiani SOLO i Maschietti Gesù e Dio possono fregiarsi di titolo di “divinità). Oggi, dopo la scoperta che la madonna piange lacrime suine, le espressioni “Porca Madonna” e la versione toscana “Madonna Maiala” possono considerarsi definitivamente SDOGANATE. Per i credenti questo è un sollievo, perché non c’è più bisogno di confessarsi se, qualche volta, la Beata Vergine viene evocata, “invano”, assieme al suino.

giovedì 6 aprile 2023

Lo SFASCIO della Sanità Pubblica (di Luigi Tosti)

 La Sanità pubblica, grazie all'insipienza dei nostri Augusti Governanti che hanno anche FORAGGIATO la sanità privata, si trova oramai in stato di decozione FALLIMENTARE. Se l'Italia fosse abitata da francesi "incazzosi", i nostri Regnanti si porrebbero qualche scrupolo. Nel mio piccolo, non essendo una pecora, mi do da fare. Per chi ha pazienza, buona lettura. Per i toni non mi scuso: quando ce vo' ce vo'.




All’Azienda USL della Romagna

Servizio Sanitario Regionale Emilia-Romagna

P.E.C.: azienda@pec.auslromagna.it

 

Alla GESTIONE SANITARIA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

Viale Aldo Moro, 52, 40127, Bologna (BO) regione Emilia-Romagna

responsabile: Presidente Stefano Bonaccini

Pec: urp@postacert.regione.emilia-romagna.it

 

All’AUSL Romagna

Ambito di Rimini

Ufficio Relazioni col pubblico

urp.rn@auslromagna.it

 

Al Ministro della Salute

PEC: spm@postacert.sanita.it

 

E, per conoscenza:

 

Spett.le CITTADINANZATTIVA

Sede nazionale: Via Cereate 6, 00183 Roma

PEC: cittadinanzattiva@pec.it

 

OGGETTO:

1°) Prenotazione di VISITA NEUROCHIRURGICA della cittadina_________ in spregio al contenimento della lista d’attesa, codice “D”, previsto dal Piano nazionale di liste d’attesa;

2°) MANCATA RISPOSTA alla PEC del 22.3.23 con la quale è stata richiesta l’IMMEDIATA individuazione della struttura pubblica o accreditata che eroghi la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni o, in caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate, che la prestazione venga erogata in intramoenia, senza oneri aggiuntivi, ai sensi decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13.

IN FATTO

[1]             In data 18 marzo 2023 mia moglie ________, sofferente di lancinanti dolori alla schiena che si propagavano alla gamba destra, dopo aver effettuato una visita presso il Medico di base, onde evitare il “protocollo” DILATORIO che è stato volpinamente architettato dalla AUSL per costringere i cittadini ad effettuare una RM o una TAC a proprie spese (protocollo che prevede dapprima una INUTILE RX e, poi, una RM o una TAC, e quindi con due “step” e due ticket che si protraggono per anni), si è fatta prescrivere direttamente una RM che, per una “MIRACOLOSA” “accelerazione” “fisico/nucleare” indotta dal “danaro contante”, è stata eseguita in UN SOLO GIORNO dalla Casa di Cura Villa Maria, con grazioso esborso di 180 euro in contanti, ingentilito come di consueto dall’erogazione di un ulteriore balzello di 2 euro a titolo di “bollo quietanza” (lo Stato, non pago di non essere in grado di erogare le prestazioni sanitarie alle quali i cittadini avrebbero il diritto, non esita a speculare sulla “salute” dei cittadini ammalati, VESSANDOLI anche con ulteriori balzelli, come quello del “bollo quietanza”).

[2]             Ottenuto il referto, che evidenziava tra l’altro ____________, il medico di base ____________ ha prescritto, con RICETTA ELETTRONICA del 21.3.2023 che nuovamente allego, una VISITA NEUROCHIRURGICA con codice PRIORITÀ lettera “D (Differibile)”.

[3]             Contattato il CUP per via telefonica, la prestazione VISITA NEUROCHIRURGICA è stata fissata per il giorno 25/06/2024, ore: 12:50, presso NCH PERIFERICO - Bufalini Piastra Servizi - Amb. 17 - Piazzale Giommi 140, come da prenotazione Codice “0064965831” che allego, ovverosia alla distanza di BEN UN ANNO e TRE MESI contro i 30 GIORNI prescritti dal codice “D”.

[4]             A questo punto.

a)                posto che la prestazione diagnostica specialistica VISITA NEUROCHIRURGICA sarebbe” inserita nel Piano nazionale di contenimento delle liste d’attesa;

b)               posto che la prestazione in oggetto è stata prescritta con il codice di urgenza “D”;

c)                posto che il Piano nazionale di Governo delle liste d’attesa stabilisce che la prenotazione codice “D” debba essere erogata entro 30 giorni;

d)               posto che l’attesa di BEN UN ANNO e TRE MESI nell’esecuzione della visita neurochirurgica CONCRETIZZA un SOSTANZIALE DINIEGO di ASSISTENZA SANITARIA;

e)                posto che anche un imbecille a denominazione di origine controllata, certificato ISO 2000 e marcato CE, è in grado di capire che l’esecuzione della “visita neurochirurgica” a distanza di UN anno e TRE mesi interverrebbe o DOPO la spontanea guarigione della paziente (magari per miracolosa intercessione della madonna di Lourdes o di Merd-Jugorje o di una della tante altre madonne e santi venerati dalla Regione Emilia Romagna), oppure dopo la maturazione di danni neurologici, magari irreversibili;

f)                 posto che anche l’imbecille a denominazione di origine controllata, che ho sopra menzionato, è in grado di capire che il referto neurochirurgico, che ho ottenuto in data 18.3.2023 dietro pagamento del balzello di 182 euro a mie spese, sarebbe valutato come INUTILE o SCARSAMENTE UTILE dal neurochirurgo che visitasse mia moglie tra UN ANNO e TRE MESI, con conseguente NECESSITÀ di REITERARE la RM per avere un quadro RECENTE ed AGGIORNATO, con un perverso meccanismo di rinvii che rimanderebbe all'INFINITO l'esecuzione della vistiva neurochirurgica;

Per Tutti Questi Motivi

ho fatto chiedere a mia moglie, con PEC del 22.3.2023:

- Che la prestazione sia erogata entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito nel Piano di Governo delle liste d’attesa come da indicazione del Medico prescrittore;

- Che la ASL provveda IMMEDIATAMENTE ad individuare una struttura pubblica o accreditata che eroghi la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito;

- Che in caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate che possano erogare la prestazione secondo la prescrizione, la ASL provveda all’erogazione della prestazione in intramoenia, senza oneri aggiuntivi da parte mia, ai sensi decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13.

         Per la ricezione della RISPOSTA ho lasciato i seguenti recapiti:

_______________

[5]             A questa PEC è seguito il CONSUETO ed ENCOMIABILE SILENZIO della Pubblica Amministrazione (nella specie: Regione Emilia Romagna), in ordine al quale non ho ovviamente NULLA da RECRIMINARE o LAMENTARMI, posto che i cittadini italioti sono sostanzialmente considerati dei FRAMMENTI FECALI (nel senso di: “pezzi di merda”), indegni di ricevere dalla P.A. delle RISPOSTE alle loro istanze.

[6]             Senonché accade che qualche volta anche i frammenti fecali come lo scrivente -che ha un’indole più francese che italiota- si alterano (nel senso di: si incazzano), quando apprendono dai media e da certe trasmissioni:

a)                che lo Stato e le Regioni sono riuscite ad AFFOSSARE il Servizio Sanitario Pubblico a favore di quello privato, SMANTELLANDOLO con “TAGLI” a discapito del pubblico ed elargizioni a favore del privato;

b)               che lo Stato italiano è riuscito, con il “numero chiuso” per l’accesso alle facoltà di medicina, a creare un VUOTO spaventoso di nuovi medici che siano in grado di sostituire quelli che già sono insufficienti e che diverranno ancor più esigui con gli inevitabili pensionamenti;

c)                che lo Stato italiano, sottopagando i medici e gli infermieri, è riuscito ad innescare un “fuggi-fuggi” dal pubblico al privato che ha fatto collassare i pronti soccorsi e i reparti ospedalieri in genere;

d)               che il personale ospedaliero “fuggito” dal pubblico si è “coalizzato” in “cooperative” che eseguono oggi, a prezzi esorbitanti ed offensivi di chi seguita a lavorare nel pubblico, quelle medesime prestazioni che il settore pubblico, a causa della sua insipienza, non è più in grado di erogare (vedi medici del pronto soccorso);

e)                che le Regioni (non ultima la clericale e baciapile Emilia-Romagna), anziché assumere medici ed infermieri, hanno assunto e seguitano ad assumere i cosiddetti “CAPPELLANI OSPEDALIERI” che, grazie all’illuminata circolare del 2.1.1973 prot. n. 900/1 del MINISTRO della SANITÁ Remo Gaspari (del secondo Governo Andreotti), sono parificati agli “insegnanti di religione cattolica”, che sono cioè SCELTI dal Vescovo ma pagati, guarda caso, con le tasse degli imbecilli contribuenti italioti;

f)                 che lo “stato di DECOMPOSIZIONE” in cui versa, oramai, la cd. “Sanità Pubblica”, è tale da far sì che i tempi delle liste di attesa abbiano raggiunto dimensioni SIDERALI nell’ambito dell’intero territorio nazionale (con variabili legate ai territori delle singole regioni), al punto tale che le “prestazioni sanitarie” vengono oramai programmate “a babbo, mamma e nonni morti”, ovverosia dopo il DECESSO dei “pazienti”, sicché c’è da chiedersi se, anziché prendere per il culo i cittadini italiani, non sia meglio DICHIARARE, pubblicamente, il FALLIMENTO della “sanità Pubblica” ed invitare i regnicoli italioti, sudditi della Repubblica Pontificia Italiana, a rivolgersi DIRETTAMENTE a Padre Pio o a Gesù o al Suo Divino Babbo (per i musulmani: Allah; per gli ebrei: Yavè) per impetrare le guarigioni, oppure a rivolgersi DIRETTAMENTE alla Sanità privata, gestita in gran parte dalla Chiesa e dal Vaticano e sovvenzionata dallo Stato con tasse degli italiani, anziché seguitare a rompere le scatole all’eterea, evanescente ed ectoplasmatica Sanità Pubblica, seguendo le sagge orme di papa Bergoglio, neo-poverello di Assisi, che quando sta male non si rivolge a Padre Pio o a Gesù o al suo Divino padre, di cui è peraltro Legale Rappresentante su questo Pianeta Terra, ma per motivi a me incomprensibili si rivolge allo stuolo di medici ed infermieri che, senza prenotazione al CUP, lo accolgono calorosamente al decimo piano del Policlinico Gemelli, INTERAMENTE DESTINATO a Sua Santità che, non a caso, ha scelto il nome d’arte Francesco per ASSIMILARSI, con l’“umiltà” e la “coerenza” che lo connotano, al Santo poverello di Assisi.

[7]             Pertanto, sulla base di quanto sopra esposto,

IN VIA PRINCIPALE chiedo, per la seconda volta:

- Che la prestazione venga erogata entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito nel Piano di Governo delle liste d’attesa come da indicazione del Medico prescrittore;

- Che la ASL provva IMMEDIATAMENTE ad individuare una struttura pubblica o accreditata che eroghi la prestazioni entro il tempo massimo di 30 giorni stabilito;

- Che in caso di indisponibilità di strutture pubbliche o accreditate che possano erogare la prestazione secondo la prescrizione, la ASL provveda all’erogazione della prestazione in intramoenia, senza oneri aggiuntivi da parte mia, ai sensi decreto legislativo n. 124/1998 articolo 3, comma 13.

IN VIA SUBORDINATA, al fine di porre termine ai dolori e alle sofferenze di mia moglie:

a)                CHIEDO che le venga praticata l’EUTANASIA da parte del Servizio Sanitario Nazionale;

b)               CHIEDO, in caso di rigetto anche di questa richiesta di EUTANASIA, motivata magari dall’opposizione della Chiesa e della Meloni, che mi vengano forniti i medicinali idonei per SOPPRIMERE mia moglie.

         Sperando di essere stato sufficientemente chiaro, nonché di essere riuscito ad esternare almeno l’1 % del senso di nausea e di schifo per lo SFASCIO totale della Sanità Pubblica, che non riguarda solo il caso contingente di mia moglie, ma TUTTI i mansueti e pecoroni sudditi italioti, porgo i più distinti saluti, confidando ovviamente nell’ulteriore SILENZIO delle Alte Gerarchie della cosiddetta Sanità Pubblica.

Sotto il profilo strettamente giuridico CHIEDO di sapere quale senso abbia -pardòn mi correggo: quale cazzo di senso abbia- prevedere con NORME di LEGGE le "liste di attesa", quando poi il Sistema Sanitario Nazionale NON è in grado di RISPETTARE la LEGGE nei confronti di TUTTI i sudditi italioti.

         Darò la massima diffusione mediatica a questa PEC.

POST SCRIPTUM: per porre immediato rimedio allo sfascio della Sanità Pubblica suggerirei a tutte le Regioni e al Ministro della Sanità di licenziare TUTTO il personale MEDICO ed INFERMIERISTICO pubblico -anche di base- e di assumere, in sua vece, un ulteriore esercito di “cappellani ospedalieri” (ovviamente SOLO cattolici), i quali, essendo direttamente collegati col Padre Eterno e con i Santi, sono in grado di dispensare tutte le cure mediche ai regnicoli italiani, garantendo anche guarigioni miracolose.

Rimini, addì 3 del mese di aprile dell’anno 2023 D.i.C.

                                                        Avv. Luigi Tosti


giovedì 5 gennaio 2023

I FUNERALI DEL PAPA "TEOLOGO" (di Luigi Tosti)

 


I FUNERALI DEL PAPA "TEOLOGO"

Si celebrano finalmente oggi i funerali dell'Emerito papa Ratzinger, in arte Benedetto XVI, dopo che la RAI (per la quale inspiegabilmente pago il canone) ci ha tempestato per quasi una settimana sulla morte del "Papa TEOLOGO", al fine di inculcarci i messaggi subliminali che "la Chiesa è buona" e che "la Chiesa Cattolica è l'UNICA depositaria della VERITA'". E' ben noto che DOPO MORTI quasi tutti veniamo celebrati come persone splendide, sorvolando su particolari non proprio edificanti della nostra vita. Così è stato per papa Ratzinger, le cui dimissioni non hanno creato a suo tempo un gran dolore tra il gregge dei fedeli e il cui successore -papa Bergoglio- è stato invece salutato ed osannato come un "papa finalmente innovativo e cultore della povertà (!?!?) della Chiesa", con l'implicita ammissione che papa Ratzinger fosse invece un individuo retrivo e spregevole. Con questo post non intendo affrontare i temi dell'IPOCRISIA e delle FALSITA' MEDIATICHE che sono "SBOCCIATE" a 360 gradi, ma mi voglio soffermare solo sulla qualifica di "papa TEOLOGO" che viene sbandierata ai 4 venti in occasione del suo funerale, evocando anche i "MERITI" per i quali questo Papa sarà presto SANTIFICATO.

Il PAPA TEOLOGO.

A differenza della pressoché TOTALE massa di "giornalisti" e "commentatori", che definiscono Ratzinger come uno "SQUISITO e RAFFINATO TEOLOGO", mi preme sottolineare, senza voler essere polemico, che bisognerebbe SEMPRE "RAGIONARE" sull'USO delle PAROLE, per evitare di dire sproloqui o fare ragionamenti INSENSATI, accodandosi come pecore al gregge delle persone che danno per scontato ciò che in realtà NON ESISTE.

Mi riferisco, in particolare, al termine "TEOLOGIA" che, come tutte le parole che terminano col suffisso "-logia" (dal greco -λογία), DOVREBBE indicare una "SCIENZA" che si occupa di una particolare materia (ad es: la geologia, l'archeologia, la zoologia, l'andrologia, l'antropologia, l'entomologia, la psicologia, la mineralogia etc.). Quindi ANCHE la "TEOLOGIA" DOVREBBE essere (in teoria) la "SCIENZA" che si OCCUPA di "Dio" o, meglio, degli "Dei", posto che di "Divinità" la fervida fantasia dell'homo sapiens ne ha partorite a MILIARDI negli ultimi 8.000 anni. Il "teologo" sarebbe dunque lo "SCIENZIATO" che si è "LAUREATO" negli "STUDI" (Universitari!!) "TEOLOGICI" e che, in quanto tale, dovrebbe essere in grado di RISPONDERE alle ELEMENTARI domande del tipo. "CHI è Dio", o "CHI sono gli Dei", "come è fatto" o "come sono fatti gli dei", "dove abitano", "quanto sono alti", "quanti sono", di quale sesso sono", "se hanno o non hanno famiglia", "se si riproducono e come si riproducono", "se hanno natura animale, vegetale o minerale", "se nascono e muoiono", "se esistono fotografie o filmati che li ritraggono" etc. etc.

Ebbene, purtroppo (o per fortuna) NON esiste, sulla faccia del Pianeta Terra, nessun supposto "Teologo", laureato nella supposta "scienza" della "Teologia", che sia mai riuscito -o che riesca- a rispondere a queste BANALI domande. E il motivo di ciò è molto semplice: la cd. "Teologia", infatti, è in realtà la "SCIENZA dell'ARIA FRITTA" o, se si preferisce, la "SCIENZA" del "NULLA", posto che in realtà NON esiste NESSUNO dei MILIARDI di Dei che sono stati INVENTATI dalla fervida FANTASIA dell'uomo, negli ultimi 8.000 anni, per MOTIVAZIONI che sono ben note agli scienziati (quelli VERI) che si occupano di una VERA SCIENZA, quella dell'ANTROPOLOGIA.

Quindi, alla luce di queste mie considerazioni ritengo che enfatizzare la figura di Ratzinger come "TEOLOGO" non abbia alcun senso, così come non avrebbe senso disquisire di "STREGONERIA" con chi volesse OGGI qualificarsi come "Esperto" o "Studioso" della "SCIENZA delle "STREGONERIA". Infatti gli uomini (almeno quelli attualmente civili e muniti di un quoziente minimo di intelligenza) si sono accorti che le streghe NON esistono, anche se ciò è avvenuto SOLO dopo che sono state bruciate le ultime streghe (circa 70 anni fa) ed anche se, in altre parti del mondo, governate ancora dall'ignoranza e dalla superstizione, seguitano ad essere trucidate delle persone perché "ACCUSATE" di "STREGONERIA".

In sintesi, come diceva Bertrand Russel, se un FILOSOFO è un uomo CIECO che cerca in una stanza completamente BUIA un gatto NERO che NON ESISTE, il "TEOLOGO" è quell'uomo che riesce.... a trovarlo!!

Concludendo, credo che Ratzinger -in attesa che venga prossimamente SANTIFICATO e designato ANCHE come "Santo Protettore dei Preti Pedofili"- debba essere ricordato come colui che, con la lettera "De delictis gravioribus" e con la reiterazione dell'istruzione Crimen sollicitationis del cd. "papa buono" Giovanni XXIII, ha PROTETTO OMERTOSAMENTE, a livello planetario, lo scandalo e i crimini della pedofilia nella Chiesa cattolica, INSABBIANDO ed OCCULTANDO ed IMPONENDO il SILENZIO OMERTOSO, dietro minaccia di scomunica latae sententiae, tutti i casi dei preti pedofili cattolici.

Credo anche che debba essere ricordato come colui che si è SOTTRATTO al processo nel quale fu chiamato a rispondere del reato nella medesima contea e nell'ambito del processo a Juan Carlos Patino-Arango, seminarista colombiano accusato di abusi sessuali su minori, e questo GRAZIE all'IMMUNITA' DIPLOMATICA concessagli dal presidente statunitense George W. Bush il 16 agosto 2005.

Credo che debba anche essere ricordato come colui che, morendo, si è SOTTRATTO al processo pendente presso il tribunale provinciale di Traunstein, in Germania, promosso da un 38enne della Baviera che ha affermato di essere stato vittima di abusi sessuali da parte di un prete da bambino: caso che fu insabbiato da Ratzinger, quando questi rivestiva la carica di cardinale.


martedì 27 settembre 2022

Mario Adinolfi, il bue che dà del cornuto all’asino (di Luigi Tosti)



Mario Adinolfi, il bue che dà del cornuto all’asino.

Mario Adinolfi, fondatore del partito “Il popolo della famiglia”, ha dato un ennesimo esempio della sua ferrata COERENZA di bravo CATTOLICO a denominazione di origine controllata. Rivolgendosi pubblicamente a Francesco Totti ed Ilary Blasi, li ha criticati per la loro scelta di separarsi, ricordando che “il matrimonio deve essere «per la vita» e che al fine di tutelarlo sarebbe necessario vietare il divorzio”. Il nostro Eroe, Cavaliere Templare nonché Compagno d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone, ha soggiunto che “I nostri genitori restavano insieme magari detestandosi, ma offrivano ai figli quel di cui i figli hanno bisogno: la stabilità della famiglia”.Al nostro Eroe Templare qualcuno ha però fatto notare che, come risulta da Wikipedia, egli “si è SPOSATO all'età di 20 anni con Elena Banzi, con la quale ha una figlia, Livia, e che hai poi DIVORZIATO dopo DIECI ANNI, RISPOSANDOSI nel luglio 2013 con Silvia Pardolesi presso il Cosmopolitan Hotel di Las Vegas, in Nevada, dalla quale ha poi avuto 2 figlie”.

Il nostro COERENTE Eroe Templare non si è minimamente SCOMPOSTO e, con la classica ARROGANZA di chi si crede ILLUMINATO da DIO, ha subito REPLICATO con questa “ARGUTISSIMA ARGOMENTAZIONE”: «Deve essere proprio stupido chi non capisce che il più convincente DENIGRATORE della DROGA è l’EX TOSSICO”.

Al caro Mario Adinolfi CONTROREPLICO facendogli osservare che, prima di sparar cazzate, facendo la classica figura del bue che dà del cornuto all’asino, e di tentare poi di OVVIARE a queste cazzate sparando ulteriori cazzate all’ENNESIMA POTENZA, dovrebbe seguire un CORSO di LOGICA e di RAZIONALITÀ. Il Nostro Eroe, infatti, NON si può dipingere come un “EX TOSSICO” che ha abbandonato l’uso della droga e che si è fatto poi “DENIGRATORE” della droga, posto che egli si è RISPOSATO nel luglio 2013 con Silvia Pardolesi presso il Cosmopolitan Hotel di Las Vegas, in Nevada, dalla quale ha poi avuto 2 figlie, ed è TUTTORA SPOSATO con Silvia Pardolesi, dalla quale ha poi avuto 2 figlie con le quali convive. Dunque il Nostro Eroe non può FALSAMENTE DIPINGERSI come un “EX TOSSICO”, ma come un TOSSICO che seguita a DROGARSI, e cioè a convivere con la SECONDA MOGLIE e con le due figlie che ha avuto dalla stessa. Dunque se Mario ADINOLFI vuole REALMENTE “DISINTOSSICARSI” dalla DROGA -cioè dal “DIVORZIO”- ABBANDONI subito la sua SECONDA moglie e le sue SECONDE figlie e si ricongiunga con la PRIMA moglie e con la prima figlia. Caro Mario, accà nisciuno è fesso:  non puoi pensare di venirci a prendere per il culo sperando che siamo TUTTI cretini. Facci vedere “QUANTO” sei “COERENTE”: “DISINTOSSICATI” subito dal secondo matrimonio e torna dalla tua PRIMA moglie: in caso contrario, se vuoi persistere nel tuo stato di DROGATO, non rompere i coglioni e chi si separa e/o divorzia: Tu sei l’ULTIMA PERSONA -sulla faccia del pianeta TERRA- che può impartire lezioni o reprimende su chi si separa o divorzia. E ricordati sempre che Tu, come il BUE, non puoi permetterti di dare del CORNUTO all’ASINO. Chiaro? Con affetto. Luigi

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone, barba, persone in piedi e il seguente testo "1 PRIMA LA FAMIGLI PRIMA MIGLI PRI IL POPOLO DELLA FAMIG POPOLO pO FAMIGLIA IL12GIUGNO IL12 Vota ILPOPOLO DELLA FAMIGLIA ADINOLFI Suute Vαiote Pư chiè credente Cunico voto coerente quello al Popolo della Famiglia PRI PRIM PRIMA POPOLO FAMIGLIA PRIMA LA FAMIGLIA PRIMA NELLE OAIGLIA PRI IL POPOLO DELLA FAMIGLIA PO IL12( ILPOPO"
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venerdì 19 agosto 2022

Le MADONNE NON LAGRIMANO PIU': ALLARME SICCITA' in VATICANO (di Luigi Tosti)

 

Papa Francesco tuona all’Angelus contro i cambiamenti climatici: a causa della siccità le Madonne non stanno più lagrimando.

VATICANO. Sala Stampa della Santa Sede, 19.8.2022.

Papa Francesco ha lanciato un accorato grido d’allarme contro la siccità che sta affliggendo il Pianeta a causa dei cambiamenti climatici: “Dopo le crisi di vocazioni e l’inarrestabile secolarismo materialista, si sta abbattendo sulla Chiesa una catastrofe senza precedenti, ha tuonato Francesco: le statue delle Madonne non stanno più piangendo, né lagrime e neppure sangue”. Questo fenomeno -secondo la Pontificia Accademia per la Vita- sarebbe da imputare alla grave siccità che sta affliggendo il Pianeta. Alcuni Teologi avevano ipotizzato che le Madonne non piangessero più perché si erano rese conto che Gesù era realmente risorto ed erano uscite dallo stato di depressione post mortem del Figliolo. Tuttavia, approfonditi studi teologici e l’interpello di uno staff di esorcisti hanno decisamente escluso questa ipotesi ed è stato invece avvalorato che la causa della persistente SICCITÀ lagrimale delle Madonne, che si protrae da almeno 7 anni 7, sia da imputare alla siccità provocata dal cambiamento climatico. L’ultima Madonna a piangere lagrime di sangue fu quella di Auditore, in provincia di Pesaro ed Urbino, ma dopo l’iniziale entusiasmo delle analisi dei biologi dell'istituto di medicina legale di Ancona, che avevano attestato che si trattava realmente di lagrime di sangue, l’entusiasmo dei fedeli è scemato quando si è appreso che il sangue apparteneva ad un capriolo, per di più non battezzato. Ciò nonostante da allora, ad Auditore, l’evento viene annualmente festeggiato con la sagra della polenta al capriolo.

Postato da FANTACRONACAVERA, Rimini li 19 agosto 2022


 

sabato 13 agosto 2022

Jorge Mario Bergoglio su Salman Rushdie: chi insulta Maometto si aspetti che gli venga cavato un occhio (Levitico 24, 19-20: “occhio per occhio”)


Jorge Mario Bergoglio, ex buttafuori in un malfamato locale di Córdoba, salito sul trono di Pietro col nome d’arte Papa Francesco, dopo aver commentato la strage di Charlie Hebdo con l’Evangelica battuta “chi insulta la fede si aspetti un pugno”, interviene oggi anche sull’attentato che ha subito Salman Rushdie per aver VILIPESO col libro “I versetti satanici” del 1988 un primate appartenente alla specie homo sapiens, vissuto circa 1.500 anni ed appellato dai suoi fanatici correligionari col nome di “Maometto”.

Ha tuonato Bergoglio dalla Sala Stampa della Santissima Sede: “Chi insulta Maometto si aspetti che gli venga cavato come minimo un occhio”. E, in effetti, Salman Rushdie, che era stato colpito 30 fa da una “fatwa” di un Collega di Papa Francesco -tale Khomeyni Ayatollah (in dialetto cingolano: È-itu-mellà)- rischia di perdere un occhio, ma anche la vita: e questo “grazie” al CORANICO ACCOLTELLAMENTO che ha subito ieri, a New York, da parte di un devoto adepto della religione islamica.

Ha chiosato il Papa: nella Bibbia ci sono NORME che l’uomo non può mettere in discussione perché sono state SCRITTE da Dio in persona: «Se uno farà una lesione al suo prossimo, si farà a lui come egli ha fatto all'altro: frattura per frattura, OCCHIO per OCCHIO, dente per dente; gli si farà la stessa lesione che egli ha fatto all'altro. » (Levitico 24, 19-20). Il buon Dio ha anche stabilito una DEROGA, ma SOLO se è il padrone che cava un occhio al suo schiavo, non viceversa. In quest’ultimo caso, infatti, lo schiavo non può cavare l’occhio al padrone, ma può pretendere, al massimo, di essere rimesso in libertà, e cioè di NON essere più uno SCHIAVO perché -come ben si sa e come giustificato anche da Pio IX nel SILLABO- la SCHIAVITU’ per il buon Dio BIBLICO e la chiesa cattolica è LEGITTIMA: « OCCHIO per OCCHIO, dente per dente, mano per mano, piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione. Se uno colpisce l'OCCHIO del SUO SCHIAVO o l'OCCHIO della sua SCHIAVA e GLIELO FA PERDERE, LI LASCERÀ ANDARE LIBERI IN COMPENSO DELL'OCCHIO PERDUTO» (Esodo 21,24-27, disciplina).

I media hanno INCAUTAMENTE diffuso la notizia che Salman Rushdie è un ATEO e questo ha scatenato l’intervento dell’attuale Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e dell’ex Presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, oggi ministro della giustizia, i quali hanno fatto parte del Collegio giudicante della CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA (la Cartabia come Presidente e l’Amato come giudice) che ha ANNULLATO, con sentenza n. 52 del 2016, sia la sentenza delle Sezioni Unite della Cassazione civile Italiana del 28 giugno 2013, n. 16305, che la sentenza del Consiglio di Stato del 18 novembre 2011, n. 6083, sancendo -in CONTRASTO con queste DUE pronunce dei Supremi Giudici Civili ed Amministrativi della Repubblica Italiana- che “gli atei e gli islamici -a differenza dei credenti cattolici- sono dei pezzi di merda indegni di stipulare INTESE con lo Stato italiano e di partecipare quindi alla distribuzione e alla scelta dell’8 per mille”.

Anche i due Augusti Giudici della Corte Costituzionale si sono uniti al CORO Papale e della CEI, puntualizzando che un ateo di merda come Salman Rushdie non può pensare di farla franca dopo aver VILIPESO Maometto. D’altro canto Giuliano Amato -che secondo Il Fatto Quotidiano avrebbe maturato dall’età di 59 anni una pensione di 22mila euro lordi al mese, cui si aggiungono 9mila euro di vitalizio parlamentare ed oggi altri 32mila euro mensili come giudice costituzionale, ma non gode del reddito di cittadinanza- si era già espresso nel suo Blog contro l’UAAR (pagina che risulta oggi ovviamente rimossa), dichiarandosi meravigliato di come un’associazione di atei potesse “PRETENDERE” di avere gli “STESSI DIRITTI” dei credenti, ivi incluso quello di stipulare un’ intesa con lo Stato italiano per partecipare poi all’8 per mille. E, nonostante avesse già espresso questo parere critico contro la sentenza del Consiglio di Stato e contro quella delle Sezioni Unite della Cassazione, lasciando quindi capire come avrebbe poi “votato” in camera di consiglio, il nostro Eroe non aveva ritenuto di doversi astenere nella decisione del ricorso per “conflitto di attribuzioni” che era stato promosso -non so se vi ricordate- da quel BACIAPILE di Monti, nominato Presidente del Consiglio dei Ministri direttamente dalla C.E.I.: la procedura davanti alla Consulta non prevede infatti l’obbligo di astensione, nonostante un giudice costituzionale si sia già PUBBLICAMENTE espresso in senso favorevole o sfavorevole su di una questione che sarà sottoposta al suo giudizio.

Non meraviglia, dunque, che gli atei italiani e gli atei indiani, come Salman Rushdie, siano considerati come frammenti fecali cilindrici -o, se preferite il volgare, dei “pezzi di merda”- come tali indegni di esprimere il pensiero liberamente e di avere gli stessi diritti dei CREDENTI. D’altro canto il Nostro Eroe, rispondendo ad un’ interrogazione del partito fascista di Alleanza Nazionale contro lo svolgimento del gay pride del 2000 a Roma, in concomitanza con il Sacro Giubileo, ebbe così a rispondere: “PURTROPPO dobbiamo adattarci a una situazione nella quale vi è una Costituzione che ci impone vincoli e costituisce diritti”. Un “PURTROPPO” che esprime un RAMMARICO del Nostro Eroe per la iattura dell’esistenza, in Italia, di una “Costituzione” che OSA addirittura considerare i gay come esseri umani (!!!!), financo dotati degli stessi diritti degli eterosessuali (!!!!!).

Fortunatamente, “grazie” all’ILLUMINATA sentenza n. 52/2016 alla quale hanno fattivamente collaborato la Cartabia e l’Amato, la nostra Carta Costituzione ha riacquistato le caratteristiche che più le competono, quelle della Carta Straccia.

NOTA FINALE: circola la voce che l’UAAR avrebbe OSATO proporre ricorso alla cosiddetta “Corte Europea dei Diritti dell’Uomo” avverso la sentenza della Corte Costituzionale Italiana che ha sostanzialmente affermato che in Italia gli “ATEI sono dei pezzi di merda”, ovviamente assieme agli islamici. Da indiscrezioni di palazzo si è appreso che il Vaticano, il Papa, la CEI e il vari Governi Italiani che si sono succeduti e che si succederanno, hanno già CONTATTATO, dietro le quinte, i giudici della cosiddetta corte europea dei diritti dell’uomo, per “perorare” l’AFFOSSAMENTO del ricorso dell’UAAR.

L’attuale Presidente della Corte europea, Roberto Spano, ha già assicurato il Vaticano, la CEI, il Papa, il Governo italiano, Letta e tutti gli altri Politici italiani con l’invio di una nota riservatissima nella quale c’è scritto: “Tranquillissimi, state tutti tranquilli!!! Non abbiate timore, caro Vaticano, cara CEI, caro Papa e cari Governanti italiani di destra, centro, sinistra, centro/sinistra e centro destra: useremo lo stesso metodo, già collaudato, che il giudice della corte europea dei Diritti dell’Uomo Georges Ravarani, lussemburghese, ha usato per il Tosti. Lasceremo decantare il ricorso dell’UAAR per 10 anni e, poi, tra 10 anni faremo recapitare da un cancelliere della corte un comunicato di TRE righe, nemmeno firmato, col quale informeremo l'UAAR che un giudice della Corte europea ha deciso, per motivi che non saranno MAI né scritti né esplicitati, che quel ricorso non è ammissibile.

D’altro canto NOI GIUDICI della CORTE Europea NON siamo mica come i Giudici Italiani, che debbono decidere le cause in TEMPI RAGIONEVOLI e con l’esposizione delle MOTIVAZIONI delle loro decisioni, così come IMPOSTO dall’art. 6 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo. NOI siamo stati NOMINATI e veniamo LAUTAMENTE PAGATI dai cittadini europei per far OSSERVARE la Convenzione europea, ma a NOI, di questa Convenzione, NON ce ne frega un CAZZO. NOI Giudici della Corte europea siamo ESSERI SUPERIORI, che ci possiamo permettere di insabbiare i ricorsi scomodi per 10 anni, SENZA fare un CAZZO, in attesa che il clamore dei casi scomodi SBOLLISCA, per poi LIQUIDARLI SENZA MEZZA RIGA di MOTIVAZIONE. Un lavoro, questo, che potrebbe essere EGREGIAMENTE svolto non da GIURISTI -categoria alla quale ci fregiamo di appartenere- bensì da maniscalchi, becchini, carpentieri, tabaccai, spazzini e via dicendo. Ancora non avete capito, cari cittadini europei, che NOI Giudici della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo siamo dei Marchesi del Grillo e vi possiamo tranquillamente dire che “NOI siamo NOI e voi, cittadini di merda dell’Europa, NON contate un CAZZO!!”

Postato da: FANTACRONACAVERA di Luigi Tosti. Rimini, addì 13 agosto 2022.

ISTRUZIONI PER L’USO: Questo POST va letto tenendo conto che l’autore ha usato uno stile sarcastico/satirico che presuppone la percezione e l’immaginazione di eventi che non sono mai realmente accaduti e di frasi che non sono mai state scritte e/o pronunciate, che sono però collegate a fatti e frasi che sono realmente accaduti, sicché si spera che i lettori percepiscano e distinguano la realtà dalla fantasia.