domenica 31 agosto 2008

Papa Benedetto XVI: la rana dell’artista Martin Kippenberger, esposta nel Museion di Bolzano, offende i “sentimenti religiosi dei cristiani”



Se la rana dell’artista Martin Kippenberger, esposta nel Museion di Bolzano, offende i “sentimenti religiosi dei cristiani”, come istericamente blatera papa Benedetto XVI, il crocifisso, negli edifici pubblici italiani offende il “sentimento” delle persone intelligenti, oneste e non criminali.
Il crocifisso, infatti, è il vessillo della più grande associazione per delinquere e della più grande banda di falsari che la Storia del genere umano ricordi -cioè della Chiesa Cattolica- ed esso non può non offendere il “sentimento” delle persone che, non essendosi bevute il cervello, non credono né alle favole di Pinocchio né alle favole del clone del Dio Mitra o del Dio Horus, ovverosia alle favole del personaggio mitologico “Gesù Cristo”. E non può parimenti non offendere la “sensibilità” delle persone che, essendo oneste e ripudiando qualsiasi forma di criminalità, non intendono minimamente identificarsi col cristianesimo e coi cristiani e, dunque, non intendono tollerare la presenza negli uffici pubblici di un simbolo indecentemente criminale come il “crocifisso”, il quale da un lato identifica un Dio biblico assassino, stupratore, genocida, infanticida, razzista, sessuofobo, omofobo, intollerante e a tal punto presuntuoso e borioso da pretendere sacrifici umani ed animali in suo “onore” e, dall’altro, identifica un’associazione di criminali, la Chiesa Cattolica, che per 2.000 anni ha afflitto l’umanità con ogni sorta di genocidi, di discriminazioni razziali, ghettizzazioni razziali, roghi, crociate, sante inquisizioni, cacce alle streghe, truffe, abusi della credul(on)ità popolare, sessuofobie, omofobie, pedofilie, schiavizzazioni, sfruttamenti e via dicendo.
E’ veramente singolare che i cattolici si “indignino” per una “rana crocifissa” esposta in un museo, pretendendo altezzosamente di farla rimuovere, e non si indignino e non si vergognino per il fatto che in tutti gli uffici pubblici italiani viene esposto il “loro” idolo del Dio biblico incarnato, un simbolo criminale che gronda di sangue e di crimini contro l’umanità e che rappresenta un oltraggio ingiurioso alla memoria delle centinaia di milioni di esseri umani che sono stati assassinati, sbudellati, squartati, torturati, ghettizzati, bruciati, discriminati, oppressi, schiavizzati, truffati e vilipesi in 2.000 anni di nefasta storia della Chiesa Cattolica apostolica Romana.
Vergognatevi.
Luigi Tosti, 31 agosto 2008