Com’è noto, una delle più grandi aspirazioni della religione cattolica è
quella di nascere storpi e di avere figli storpi. Nascere “sani” viene invece considerata
una vera e propria iattura, perché lo scopo degli esseri umani -secondo il buon
dio- è quello di vivere per soffrire: solo così ci si può guadagnare un posto
in Paradiso. E’ per questo che l’augusto Parlamento della Repubblica Pontificia
italiana ha approvato, a grande maggioranza, la legge n. 40 che vieta l’analisi
preimpianto degli ovuli fecondati al fine di scongiurare che vengano impiantati
embrioni affetti da gravi mallattie: una siffatta analisi, infatti, impedirebbe
ai genitori di avere figli “storpi”, anziché sani, e ai figli di nascere “storpi”,
piuttosto che sani. Con la legge n. 40 i nostri augusti luminari del diritto
hanno però anche previsto il diritto dei genitori di interrompere la gravidanza
nell’ipotesi in cui il feto risulti affetto dalle malattie che si intendevano
evitare con l’analisi preimpianto.
Ebbene, la Corte europea, con sentenza dell’agosto 2012, ha ritenuto che
questo regime normativo fosse un tantinello “illogico” e demenziale: che senso
ha -hanno chiosato i giudici- vietare l’analisi preimpianto per evitare che
nasca un bimbo storpio se, poi, si accorda ai genitori il diritto di
interrompere la gravidanza, se il feto risulta effettivamente “storpio”? Non è
forse meglio impedire -hanno detto i giudici- che si verifichi un evento, piùttosto
che consentire che si verifichi per poi porvi rimedio in modo altamente
oneroso?
L’aspetto più esilarante di questa storiella, degna del Bel Paese (di
merda) in cui abitiamo, è che l’attuale Presidente del Governo Bagnasco -cioè
il senatore a vita Mario Monti- non solo non si è vergognato della figura (di merda)
fatta dalla sua itaglietta, ma ha anche impugnato -su dictat dei Suoi Superiori
-e cioè del Vaticano e della Chiesa- la sentenza della CEDU.
La Cedu, però, ha ritenuto palesemente inammissibile l’istanza di riesame,
sicché la questione è definitivamente chiusa e non sarà esaminata neppure dalla
Grande Camera.
Purtroppo, con questa sentenza la
Cedu ha pregiudicato il riconoscimento del diritto dei cittadini italiani di
avere figli storpi e di nascere storpi. Tuttavia il Presidente Mario Monti e il
suo collega di cordata Pierferdinando Casini non si debbono preoccupare: in
quanto “cattolici” d.o.c., infatti, sia essi che i loro figli e i loro nipoti
avranno l’opportunità di avere tanti bei figli, nipoti e pronipoti “storpi”, e
per farlo basterà che si attengano scrupolosamente ai dictat del Vaticano e della
Chiesa: niente esame preimpianto e, nel caso in cui i feti risultino storpi, niente
aborto, per carità!
Complimenti! Votateli: votate anche voi per una stirpe di storpi cattolici.
12 febbraio 2013 d.i.C. (dopo invenzione Cristo)