mercoledì 3 luglio 2013

I figli “bastardi” e la morale (di “merda”) cattolica (di Luigi Tosti).


Tanto per rispolverare ai cattolici la loro esaltante storia, ci tengo a ricordare che il codice civile italiano, “ispirato” dagli immorali principi del cattolicesimo -che scaturiscono dal cosiddetto “sacramento” del matrimonio celebrato dinanzi ad un UFO, chiamato “dio”- ha considerato “legittimi” soltanto i figli nati “nel” matrimonio, mentre ha considerato “illegittimi” i figli “naturali” nati “fuori” del matrimonio, appioppando a questi ultimi gli appellativi -si noti bene: giuridici- di figli “spuri” o “bastardi”: e questo in piena e perfetta sintonia con la “sacra” “Bibbia” (di merda), che ha sempre riservato ai figli nati fuori del matrimonio questi dispregiativi appellativi.
Sino al 1975 i cosidetti figli “bastardi”, cioè generati al di fuori del “sacro” vincolo del matrimonio, potevano essere “riconosciuti” solo se i genitori che li avevano concepiti non erano sposati. Se, invece, i genitori avevano concepito questi “bastardi” quando erano sposati con altri (ad esempio: un uomo sposato concepiva un figlio con una donna sposata), questi “bastardi” venivano anche considerati come “adulterini”, cioè come frutto del “peccato mortale” dell’ “adulterio” commesso dai loro genitori. La “colpa” di questo “peccato” di “adulterio” -commesso da entrambi o da uno dei genitori- veniva “ovviamente” fatta ricadere dall’immorale codice civile italiano -ispirato dagli immorali principi della Bibbia e del cattolicesimo- sugli incolpevoli figli “bastardi adulterini”: l’art. 252 del codice civile, infatti, vietava il loro “riconoscimento” da parte dei genitori “adulteri”. La conseguenza di questa aberrante e criminale “morale” cattolica (e biblica) era che questi figli “bastardi” ed “adulterini” erano condannati dallo Stato italiano ad essere cosiddetti “figli di N.N.”, ovverosia figli di “ignoti”. Di più: essi non solo non avevano alcun diritto affettivo e/o patrimoniale nei confronti dei loro genitori effettivi, ma venivano dispregiativamente “marchiati” -di fronte all’opinione pubblica e di fronte all’intero popolo italiano- come figli “bastardi”ed “adulterini”. Questa è la sublime “morale” di merda -cioè cattolica- che ha regnato e seguita a regnare nel nostro Paese di merda, cioè cattolico. Solo nel 1975, per merito di persone di ispirazione laica, l’immondo art. 250 del codice civile è stato modificato nel senso di consentire ai figli naturali, nati fuori o dentro il matrimonio, di essere riconosciuti, anche se i genitori erano sposati al momento del loro concepimento. La loro discriminazione, tuttavia, è persista per oltre 40 anni per ciò che riguarda i loro diritti successori.
“Onore”, dunque, alla “morale” cattolica che regna in questo bel paese (di merda). Quando dovrai scegliere di destinare l’otto per mille alla Chiesa cattolica, tienine conto: non premiare la Santa Romana Chiesa cattolica soltanto per i culetti dei bambini abusati dai suoi preti pedofili e per il riciclaggio del danaro sporco e delle evasioni fiscali da parte del prestigioso IOR, ma premiala anche per il trattamento amorevole riservato ai figli “bastardi” ed “adulterini”.