martedì 29 ottobre 2013

Papa Bergoglio all’Angelus: l’omosessualità è un peccato mortale che va lavato col suicidio (di Luigi Tosti).

 
La notizia dello studente romano di 21 anni che si è suicidato gettandosi dall’11 esimo piano dell’ex pastificio Pantanella, sulla Casilina, perché vittima dell’omofobia, ha indotto Papa Bergoglio ad affrontare il tema dell’omosessualità al prossimo Angelus di domenica 6 novembre. In una nota del Vaticano si anticipa il discorso del Papa: “L’omosessualità è un peccato mortale che Dio non ammette e che, giustamente, lo studente romano ha ritenuto opportuno lavare col suicidio, posto che alla Chiesa viene purtroppo impedito da tempo di far ardere gli omosessuali sui roghi della Santa Inquisizione”. La direttrice di RAI News 24 Monica Maggioni, appresa la notizia, ha annunciato, con commozione, che assicurerà la ripresa diretta dell’Angelus di Papa Francesco.
Il Sindaco Ignazio Marino, dopo aver appreso le intenzioni del Papa, ha ritirato le sue incaute critiche all’omofobia, ammettendo che non si è trattato di una tragedia frutto dell’arretratezza culturale del Nostro Paese, ma di una carenza dei sani valori cattolici da parte dei giovani colpiti dal virus e dal peccato lussurioso dell’omosessualità. Plauso al preannunciato Angelus di Papa Bergoglio è stato espresso da tutti i politici di sinistra, di destra, di centro, di centro destra, di centro sinistra e di destra-sinistra. Beppe Grillo, in particolare, ha affermato che l’omosessualità va estirpata assieme alla piaga degli emigranti, perché gli omosessuali e gli emigranti sono pochi e ai fini del consenso elettorale contano meno della radice quadrata di mezzo prefisso telefonico.
La Procura di Roma, che aveva incautamente aperto un fascicolo penale per indagare sul suicidio del giovane studente, ha archiviato il caso dopo aver appreso il contenuto del prossimo Angelus di Papa Francesco.
Buttiglione, Di Pietro, Letta, Casini, Pietro Grasso e Rosy Bindi hanno indetto per domani, 30 ottobre 2013, una fiaccolata contro gli omosessuali che appestano la città di Roma, per contrastare l’insana manifestazione che è stata indetta dal mondo gay in via di San Giovanni in Laterano per chiedere al Parlamento una legge contro l’omofobia.
Postato da Luigi Tosti - Fonte: Fantacronacavera.




POSTILLA: aggiungo questa postilla per i lettori e commentatori cattolici che fingono di non capire quello che ho scritto ma che, in realtà, non gradiscono il sarcasmo col quale denuncio la discriminazione e la persecuzione millenaria che è stata posta in essere contro gli omosessuali dal Cristianesimo e dalla Chiesa Cattolica (ma anche dall’Islam) e che seguita tuttora ad essere alimentata dalle religioni.

1) PRIMO CHIARIMENTO: né Papa Francesco né TUTTI gli altri personaggi da me evocati (Buttiglione, Di Pietro, Letta, Casini, Pietro Grasso, Rosy Bindi, Beppe Grillo, Ignazio Marino e Monica Belloni) hanno mai detto o fatto quello che ho riportato: si tratta di ovvie ed evidentissime bufale -intuibili anche dai minus habentes e dal "nome" della "fonte" della notizia (FANTACRONACAVERA)- bufale che hanno lo scopo evidente di denunciare, con sarcasmo, la reale ed immensa ipocrisia di TUTTI coloro che hanno sulla coscienza le discriminazioni, l’odio e il disprezzo aizzati contro gli omosessuali per millenni e che, tuttora, persistono caparbiamente nei loro comportamenti discriminatori e di disprezzo, impedendo l’approvazione della legge contro l’omofobia e non facendo nulla di concreto per porvi rimedio.

2) SECONDO CHIARIMENTO: l’omofobia è una realtà che in Italia nessuno ha il coraggio di combattere, perché è una REALTA' impregnata dei pregiudizi cattolici tuttora imperanti nella Colonia Pontificia e condizionanti l'azione politica.

3) TERZO CHIARIMENTO: il fatto che gli omosessuali siano stati giustiziati sui roghi e perseguitati dalla Chiesa Cattolica, di cui Papa Francesco è a capo, è una realtà storica di cui La Chiesa, i cattolici e Papa Francesco dovrebbero quanto meno vergognarsi e chiedere perdono: questo mio articolo “offre” all’attuale Pontefice, oggetto di papololatria, di chiedere perdono, al prossimo Angelus, per i crimini perpetrati ai danni degli omosessuali e per affermare, solennemente, che gli omosessuali sono persone esattamente eguali ed aventi dli stessi diritti e la stessa dignità degli eterosessuali e che qualsiasi differenza di sesso e/o di tendenza sessuale non può essere utilizzata per criminalizzare, discriminare o colpevolizzare questi esseri umani, peraltro in nome di un UFO chiamato dio. Al papa offro anche l’opportunità di spronare il Parlamento italiano ad approvare la legge contro l’omofobia, dando così dimostrazione concreta di volerla realmente combattere.

4) QUARTO CHIARIMENTO: la circostanza che Papa Francesco abbia affermato “Chi sono io per giudicare i gay?” è sconcertante e lascia il tempo che trova. E’ sconcertante perché i gay non debbono in realtà “essere giudicati” da nessuno, né dal Papa né da nessun altro homo sapiens, ma hanno il sacrosanto diritto di essere lasciati in pace e di essere considerati come tutti gli altri umani eterosessuali. L'affermazione lascia anche il tempo che trova perché, oltre a predicare bene, il Papa dovrebbe anche razzolare bene: e la Chiesa mi sembra proprio che  seguiti a razzolare male, visto e considerato che NON ha affatto mutato il suo giudizio di condanna morale e religiosa dell’omosessualità e non sta sicuramente spronando il Parlamento della Colonia Pontificia ad approvare la legge contro l’omofobia ma, anzi, la osteggia e la intralcia con le sue avanguardie politiche. Dunque, cari cattolici, se vi volete realmente “indignare”, non indignatevi contro me che considero gli omosessauli delle persone normali e non afflitte da alcuna malattia o da “peccati”, ma indignativi contro di voi, contro la vostra ottusa morale, contro la vostra Chiesa e contro il vostro attuale Pontefice che la comanda. Ed indignatevi per tutto ciò di immorale ed oltraggioso che seguitate a predicare contro gli omosessuali. In ogni caso, ripeto, Papa Beroglio ha la grande opportunità di smentirmi e di proclamare, solennemente, all’Angelus o dove vuole lui, che l’omosessualità non può essere condannata, né moralmente né in nome di un’astrusa teologia di un astruso UFO. Dubito, però, che lo farà, e questo darà ulteriore credito alle mie critiche sarcastiche, che voi cattolici sembra proprio non gradiate.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro e che questo giovi nell’interpretazione dei miei futuri scritti ispirati dalla "fonte" FANTACRONACAVERA, cioè da una fonte FALSA e immaginaria che esprime, con sarcasmo, le VERITA’ occultate.

Un saluto affettuoso al lettore Attilio Foliero che, non appartenendo alla schiera dei catto-troll, sembra che abbia capito appieno il mio modesto articolo.

Luigi Tosti

mercoledì 16 ottobre 2013

Indagine Ocse: gli italiani sono i più istruiti del mondo.



Uno studio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) ha svelato che gli italiani sono in cima alla classifica mondiale per livello di istruzione. L’indagine ha analizzato le competenze di 166mila persone tra i 16 e i 65 anni in 24 Paesi del mondo cosiddetto sviluppato, constatando che, se è pur vero che gli italiani sono in fondo alla graduatoria mondiale per ciò che concerne le competenze alfabetiche, matematiche e scientifiche e le cognizioni di fisica, di astrofisica, di biologia, di chimica, di meccanica, di matematica, di geometria, di informatica, di robotica, di medicina, di musica e, in genere, per le capacità di leggere e scrivere, di risolvere problemi e di utilizzare la tecnologia, eccellono invece nel campo della scienza teologica e religiosa: il che vale a compensare e ad annichilire ampiamente tutte le immani deficienze acquisite nel campo delle altre scienze minori.
Grande soddisfazione è stata espressa dal Capo della Repubblica Pontificia Italiana, Papa Bergoglio, e dal suo vice-capo Re Giorgio I° Borbone, i quali hanno all’unisono elogiato la lungimiranza dei politici che hanno amministrato l’Istruzione pubblica del nostro Paese, garantendo il corposo insegnamento delle uniche materie scientifiche che garantiscono alla gioventù ed alla popolazione un futuro roseo nel campo dell’occupazione e del lavoro: la religione cattolica e la teologia.

“E’ soltanto grazie alla raffinata ed illuminata teologia di Ratzinger e di Berboglio e all’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche che l’Italia ha potuto acquisire un progresso scientifico senza eguali, che la pone all’avanguardia negli studi scientifici su Dio e su tutte le sue variegate componenti e discipline”, hanno affermato in coro Re Giorgio I°, il Premier Enrico-Gianni Letta, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Silvio Berlusconi, Paola Binetti, Mario Monti, Angelino Alfano, Maurizio Lupi, Rocco Buttiglione, Clemente Mastella e gli altri 3.896.678.978 politici di tutti gli schieramenti che reggono le sorti del nostro bel Paese. “Solo gli italiani hanno acquisito conoscenze scientifiche all’avanguardia su Dio, sul mistero della Trinità, sul mistero della verginità della Madonna, sui miracoli dei santi e delle reliquie, sul fenomeno elettrochimico della transustanziazione, sulle caratteristiche fisiobiochimiche degli Angeli e sui DNA che contraddistinguono quelli Troni da quelli Cherubini, Serafini ed Arcangeli, sulla reale natura prepuziale degli anelli di Saturno, sulla composizione biofisiochimica del sangue di San Gennaro e del latte della Madonna e sullo straordinario processo bioastrofisioelettrochimiconucleare della resurrezione di Cristo. Le carenze nei campi delle altre scienze non ci preoccupano affatto, perché si tratta di scienze minori che non servono a nulla: sarà anzi cura di questo Governo e dei Governi che verranno garantire che l’insegnamento della religione cattolica soppianti definitivamente lo studio di materie inutili e desuete come la matematica, la fisica, la biologia, la medicina, l’astrofisica, la geometria, la geografia, l’informatica, l’elettronica, la medicina etc.: quando si conoscono a fondo le caratteristiche biopsicoastrofisioelettrochimiconucleari di   Dio, della Madonna, degli Angeli, dei Santi e dei miracoli di cui sono quotidianamente capaci, il tempo per studiare le materie scientifiche è tutto tempo sprecato”.
Postato da Luigi Tosti il 16 ottombre 2013 d.i.C.

sabato 12 ottobre 2013

VERGOGNA, BERGOGLIO! VERGOGNATI DELLA TUA CHIESA !!!!! (di Luigi Tosti)



Don Cesare Lodeserto è stato assolto con sentenza 41579/2013 dalla Cassazione penale dal reato di peculato, dopo avere sottratto 7.065.259.674 di lire erogate dallo Stato italiano (dalla Prefettura di Lecce) per il sostentamento degli immigrati. Questi, in sintesi i fatti. Il nostro "Don", dopo aver ricevuto erogazioni dallo Stato italiota per la bellezza di 11.692.099.411 lire, si è intascato il 60,43 % di tale somma (cioè 7.065.259.674) ed è stato oggi assolto con formula piena dalla Cassazione. I giudici hanno ritenuto che, in base alla "convenzione" stipulata dallo Stato italiota con la  "Onlus"  Arcidiocesi di Lecce", la Prefettura doveva corrispondere una retta giornaliera di 30.000 lire per ogni immigrato, ospite dell'Istituto. Il 60,43 % di tale retta, però, se l'è intascata il nostro "Don", sicché all'emigrato è stata destinato un servizio  pari a lire 11.871, contro le 30.000 corrispostegli dai contribuenti italiani. Il "pizzo -o se si preferisce, la "cresta" di 18.129 giornaliere per ogni singolo emigrato, se l'è intascato il nostro "Don". Ora la VI Sezione della Cassazione, ribaltando la condanna del "Don" a 4 anni di reclusione, lo ha assolto con la formula piena "il fatto non sussiste" perché ha ritenuto che la Onlus Arcidiocesi di Lecce non doveva "rendere" allo Stato italiano il "conto" dell'uso del danaro che gli veniva elargito per sostentare gli immigrati, dal momento che il contratto stipulato con la Prefettura doveva essere considerato come un contratto di "appalto di servizi" ex art. 1655 codice civile, sicché le somme erogate dai contribuenti italiani erano entrate nella disponibilità della Onlus Arcidiocesi di Lecce "senza obbligo di rendicontazione". Non ha dunque alcun rilievo la circostanza che i "servizi" appaltati non siano stati in realtà erogati agli immigrati nella loro interezza, posto che il nostro "Don" si è "inculato" il 60,43 % dei proventi pubblici. In buona sostanza, secondo la Cassazione il nostro "Don" è sì un delinquente, ma non si è appropriato dei soldi dei contribuenti italiani e, di riflesso, degli immigrati, bensì dei soldi...... della "Onlus Arcidiocesi di Lecce" che, dunque, è la "Vera" parte lesa del reato di "appropriazione indebita"!! Reato che è però perseguibile solo su querela della parte offesa. Che gli immigrati si siano visti sottrarre 7 miliardi e 100 milioni di lire -che lo Stato aveva destinato per il loro sostentamento- non ha, ovviamente, alcun rilievo per la giustizia. Né ha alcun rilievo che tali ingenti somme siano state distratte per usi privati che non hanno nulla a che vedere con le finalità di assistenza per le quali sono state erogate, peraltro a spese dei contribuenti italioti: le parti lese, infatti, non sono né i contribuenti italiani né gli immigrati, ai quali il nostro "don" ha inculato ben 7 miliardi e 100 milioni, bensì la "povera" Arcidiocesi di Lecce.

La quale Arcidiocesi di Lecce -detto per inciso- è talmente "parte lesa" che l'arcivescovo Ruppi  ha fatto trasferire ol nostro "Don" nel 2007 in Moldavia come inviato in missione fidei donum , dove ha aperto una fondazione intitolata Regina Pacis, come quella leccese, visto il "successo" avuto dalla precedente Onlus nell'inculare danaro agli italioti e agli immigrati. Questa fondazione opera anche in Ucraina, in Romania e in Transnistria.Subito dopo l'apertura dell'ambasciata italiana a Chişinău, l'ambasciatore italiota  ha messo a disposizione del "Don" un ufficio presso il consolato italiano, dove gestisce consigli sul rilascio dei visti, evidentemente a coronamento degli alti meriti acquisiti in Italia.
Che dire, a commento della vicenda? Semplicemente che papa Bergoglio ha avuto perfettamente ragione a pronunciare la parola "Vergogna" all'indomani della strage degli immigrati a Lampedusa: egli, in effetti, si dovrebbe vergognare di come la sua Chiesa e i suoi preti inculano i soldi erogati dallo Stato italiano, sottraendoli agli immigrati.

Da Wikipedia riporto un estratto del curriculum del nostro "Don":

Il 25 maggio 2005 è stato condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione per simulazione di reato. Nel 2001 aveva infatti inviato al proprio telefono cellulare - o qualcuno lo fece per lui - un sms contenente minacce di morte con l'intento di evitare la revoca della scorta personale alla quale era sottoposto. Dopo la conferma della condanna in appello, nel 2009 la Corte di Cassazione ha emesso sentenza di assoluzione la formula "il fatto non sussiste", sulla base del fatto che «non è stata presentata querela».[3]

Il 22 luglio 2005 Lodeserto è stato condannato a un anno e quattro mesi per violenza privata e lesioni aggravate nei confronti dei 17 immigrati di origine maghrebina che il 22 novembre 2002 avevano tentato la fuga dal CPT di San Foca a Lecce.[4] A pagina 27 della sentenza si legge: "È emerso chiaramente che, oltre ad aver tenuto condotte illecite direttamente rivolte ai magrebini, Lodeserto abbia assistito alle violenze perpetrate dai suoi sottoposti. Egli non le ha impedite, non le ha inibite e non le ha denunciate poiché non solo le approvava, ma le aveva autonomamente poste in essere, costituendo un esempio negativo per i suoi stessi collaboratori i quali erano, pertanto, implicitamente autorizzati a compiere atti lesivi".[5]

Nel 2005 è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona e di abuso dei mezzi di correzione.[6] Nell'ambito di questa inchiesta, il 26 settembre 2007 è stato condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per sequestro di persona, estorsione e calunnia ai danni degli ospiti del CPT[7]. Il sacerdote, comunque, non ha scontato la pena, poiché a dicembre dello stesso anno l'arcivescovo di Lecce monsignor Ruppi lo ha inviato in missione fidei donum in Moldavia.[8] La condanna in appello è stata confermata il 4 luglio 2012.[9]

Nel luglio 2009 è stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare allo Stato la somma di € 133.651 per «maggiori prestazioni a favore degli immigrati rispetto a quelle effettivamente rese».[10] È in attesa di appello.
Il 14 dicembre 2010 è stato condannato in primo grado con abbreviato a un anno e quattro mesi di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver percepito 230.000 euro destinati all'aiuto di donne scampate alla prostituzione, senza aver mai svolto le attività per cui i fondi erano stati stanziati.
Il 18 luglio 2014 è stato condannato dalla Cassazione a 5 anni e 4 mesi di reclusione per sequestro di persona e minacce nei confronti di donne moldave: e seguita tranquillamente a ricoprire l'incarico di "Vicario" della Diocesi  diocesi di Chișinău per conto di Santa Mamma Chiesa Cattolica Apostolica Romana di Papa Francesco.
Luigi Tosti, 12.10.2013.

venerdì 11 ottobre 2013

Berlusconi affidato ai servizi sociali: farà il precettore all’Istituto delle Orfanelle del Divino Amore.


 
Il Tribunale di Sorveglianza ha accolto la domanda di affidamento ai servizi sociali presentata oggi dai legali di Silvio Berlusconi, stabilendo che per i prossimi otto mesi l’ex Premier svolga le funzioni di precettore presso l’Istituto Paoliniano delle Orfanelle del Divino Amore di Roma, Via dei Preti pedofili 23.

Postata da Fantacronacavera (fonte: Agenzia pANSA).