giovedì 28 gennaio 2016

Virus Zika: una manna inviata da Dio per l’Umanità (di Luigi Tosti).




Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Margaret Chan, ha lanciato un allarme per la rapida diffusione del virus Zika, una malattia virale trasmessa da zanzare del genere «Aedes», le stesse che trasmettono la dengue o la chikungunya. La malattia è pericolosa per le donne incinta perché causa una microcefalia nei feti. Secondo una prima stima il virus potrebbe infettare 3-4 milioni di persone nelle Americhe, 1,5 milioni delle quali in Brasile, dove - da meno di un anno a questa parte - sono nati più di 4mila bambini con microcefalia, una malformazione neurologica che comporta una crescita ridotta del volume del cervello e della circonferenza cranica.
Comitato di emergenza.
Lunedì si riunirà un comitato di emergenza per determinare se Zika costituisca un’emergenza sanitaria di portata internazionale. Ad oggi si è diffuso in 22 Paesi dell’America Latina. Il più colpito è il Brasile, dove i primi casi sono stati individuati a maggio dello scorso anno; solo a ottobre però è stato ipotizzato il collegamento con l’aumento dei casi di microcefalia in bambini nati soprattutto nella zona nord-ovest del Paese. In Brasile ci sono stati finora oltre un milione e mezzo di casi di Zika e circa 4.180 casi di microcefalia, siamo assolutamente tranquilli».
L’appello degli scienziati
La presa di posizione dell’OMS arriva a poche ore dalla pubblicazione sulla rivista Jama di un appello di due scienziati dell’O’Neill Institute for National and Global Health Law di Georgetown (Usa), Daniel Lucey - specializzato in malattie infettive - e Lawrence O. Gostin. Gli esperti hanno richiamato il caso Ebola e spiegato che in quel contesto la mancanza di un intervento deciso dell’Oms nella fase iniziale della crisi probabilmente è costata migliaia di vite. Una lezione da non dimenticare perché, avvertono, anche oggi potrebbero verificarsi gravi conseguenze se non si intraprendono immediatamente decise azioni contro il virus.
La posizione del Vaticano e della Chiesa Cattolica.
Ben diverse le posizioni di Papa Francesco e dei Vertici della Chiesa Cattolica, che considerano la diffusione a livello planetario della microcefalia una vera manna del Cielo, piuttosto che una catastrofe sanitaria. “La Chiesa ha già fattivamente e cristianamente operato per la diffusione del virus dell’AIDS, vietando l’uso del preservativo, e sono stati raggiunti ragguardevoli risultati positivi in Africa, dove il virus dell’AIDS si è oramai diffuso in modo esponenziale”, ha dichiarato in una nota il portavoce del Papa, Padre Federico Lombardi-Piemontesi. “La propagazione del nuovo virus Zika è dunque una vera e propria manna inviata da Dio per diffondere nei feti la microcefalia, che non è una malattia -come i relativisti vorrebbero far credere- ma la base indispensabile per l’infusione della fede nei bambini e negli esseri umani”.
La Pontificia Università Veterinaria di Massaciuccoli ha avviato una ricerca scientifica, sovvenzionata dalla Regione Lombardo/Veneta con un fondo di 122 miliardi di euro, per la riproduzione e il ripopolamento massivo dell’intero territorio italiano con larve di zanzare del genere «Aedes», infettate da Zika. Da parte sua, la Conferenza Episcopale Italiana è stata convocata d'urgenza per il 2 febbraio prossimo per la riforma del matrimonio canonico, che dal 15 marzo 2016 sarà dispensato solo a donne contagiate dal virus Zika.
Postato da FANTACRONACAVERA, addì 28.1.2016 d.i.C.


Hassan Rouhani e la Venere capitolina: storie di ordinaria ipocrisia italiota (di Luigi Tosti)


Che bel Paese, l'Italia di merda! Quando sette mesi fa il Sig. Jorge Mario Bergoglio, in arte Papa Francesco, ha visitato Torino, cioè una città dell'italica Colonia del Vaticano, sono stati rimossi tutti i cartelloni della mostra su Tamara de Lempicka per "non offendere" la sensibilità del Legale rappresentante in Terra del Dio Uno e Trino (ma soprattutto Quattrino) dei Cattolici, senza che nessun giornalista e/o politico starnazzasse o si indignasse. Oggi che si è adottato lo stesso riguardo nei confronti di Hassan Rouhani,  un "ospite" musulmano "di riguardo" (nel senso che ci sta particolarmente a cuore per gli affari  miliardari che speriamo di concluderci) la nostra Augusta Stampa e i nostri Augusti Politici starnazzano e si indignano come le oche del Campidoglio. Che ammirevole "coerenza"! Come si spiega tutto ciò? Forse per il fatto che i "cattolici" sono una razza superiore e gli "islamici" sono invece dei frammenti fecali? Attendo un'illuminata risposta e nel frattempo, da ateo quale sono, ritengo che il principio di laicità vada rispettato sia dal Legale rappresentante sul Pianeta Terra dell'UFO dei Cattolici, sia dai Legali rappresentanti degli altri UFO venerati dai musulmani, dagli induisti, dai buddisti, dai totemisti e dai devoti di FRIZZIQUIZZI, l'unico Dio di cui esiste un'immagine fotografica. L'esposizione delle statue degli antichi greci o romani -così come le opere d'arte di Tamara de Lempicka o di altro artista- sono pienamente legittime e non contravvengono ad alcuna norma dell'ordinamento italiano, sicché non vanno rimosse o oscurate o censurate per rispetto di un qualche primate, appartenente alla specie homo sapiens, che per suoi strampalati convincimenti ideologici le ritiene offensive o immorali. La verità è che "Parigi val bene una messa" e gli ipocriti Governanti italiani si prostituiscono di fronte al Governante straniero di turno, facendo poi la sceneggiata di "quelli che non sapevano nulla", solo perché sperano di risollevare le sorti di questo Paese in stato vegetativo/comatoso vendendo 2 o 3 miliardi di cordame ad uno Stato che, facendo largo uso dell'impiccagione, ne ha un impellente bisogno.
Addì 28 gennaio 2016 d.i.C.

martedì 26 gennaio 2016

Don Angelo Chizzolini: Santo subito!


Don Angelo Chizzolini, parroco di Arnasco, è salito agli onori della cronaca perché si è rifiutato, in una cerimonia funebre celebrata nella sua “Chiesa”, di “benedire” la salma di Aida Bellamoudden, moglie di un “cristiano cattolico” defunto, come lei, in seguito al crollo di una palazzina per una fuga di gas (non proprio miracolosa).
Don Chizzolini è stato oggetto di un feroce attacco mediatico per questo suo rifiuto, che è stato connotato sia dalla stampa che dalla RAI come una forma di “razzismo” “ripudiata” dal “buon” Papa Francesco che, invece, predicherebbe l’ “accoglienza”, la “tolleranza” e la “misericordia” nei confronti dei credenti in dei diversi da quello cattolico.
L’ipocrisia e la falsità della Stampa italiota e della RAI della Repubblica Pontificia Italiana sono a dir poco rivoltanti, posto che Don Chizzolini si è in realtà attenuto al rispetto delle strampalate, intolleranti e razzistiche “norme” del “codice canonico”, vigente ed approvato dal “buon” Papa Francesco, sicché il rifiuto di accoglienza, l’intolleranza e la spietata mancanza di misericordia nei confronti della “salma” della musulmana (infedele) è da ascrivere alla criminale associazione denominata “Chiesa Cattolica”, di cui Bergoglio è capo e responsabile, e non all’ultima ruota del carro che, come i soldati nazisti, ha obbedito agli ordini criminali imposti dai Vertici.
Va peraltro soggiunto che l’imposizione di un rito (sciamanico) cattolico ad un musulmano è un atto di prevaricazione illegittimo e inconcepibile, al pari dell’imposizione di un rito (sciamanico) musulmano ad un cattolico, sicché meraviglia che nessuno degli asserviti giornalisti abbia fatto notare o si sia indignato del fatto che era aberrante che uno sciamano cattolico “benedisse” con strampalati riti e con l’aspersione di gocce di monossido di diidrogeno la “salma” di un musulmano.
Personalmente non me ne frega un bel tubo di quella che sarà la sorte della mia carcassa, una volta chiuso il ciclo biologico: certo è che non ci tengo che uno sciamano cattolico o di altra strampalata setta religiosa “benedica” (??!!) la mia carcassa, in aperta violazione dei miei convincimenti atei. Da buon ateo sono immune alle superstizioni e so perfettamente che le benedizioni o le maledizioni non servono a nulla: ma vi sono credenti dementi che sono convinti che cambiare religione (=convertirsi) o subire i riti di altre religioni è un “peccato” che sarà sanzionato dal proprio UFO nell’aldilà. Quindi: perché mai è stato imposto ad Aida Bellamoudden il funerale religioso della setta cattolica, posto che questa era musulmana?
La risposta, ipocrita, dei cattogiornalisti è che la stessa “aveva in animo di convertirsi” al Supremo ed Unico Vero Dio: quello UNO e TRINO cattolico. E poi, come al solito, che male fa l’imposizione di un crocifisso, di un battesimo, di una cresima, di un funerale a chi non è cristiano o è ateo?
Luigi Tosti, 26.1.2016

martedì 5 gennaio 2016

Morto a 68 anni Luigi Tosti, il giudice “anticrocifisso”

Oggi, 5 gennaio 2016, è stata diffusa dal sito WEB il Picchio News la notizia della mia morte, intervenuta all'età di 68 anni per cause che non mi sono state comunicate. Un giornalista di Macerata, appresa la notizia, ha telefonato alla mia utenza domestica e ha chiesto a mia moglie -che ha risposto alla chiamata- se era o meno vero che ero morto. Fortunatamente ero presente in casa e la cosa si è risolta senza traumi (per mia moglie), con un’allegra risata e senza alcun gesto scaramantico, che sarebbe peraltro risultato inopportuno per chi ha fatto del raziocinio il proprio cavallo di battaglia. La notizia è stata rimossa ma, essendo rimbalzata su Facebook, sono stato raggiunto da altre telefonate di altri giornalisti, di amici e parenti.
Pur essendo consapevole dell’oramai prossima scadenza biologica e che l’evento odierno è solo rinviato a data da destinarsi, rassicuro i lettori sulla mia attuale persistenza in vita (almeno così mi sembra di percepire), sperando che quest’ultima notizia non risulti particolarmente sgradita ai crociati e ai fans del crocifisso e di altri simboli religiosi.
Riporto qui di seguito il testo del necrologio pubblicato oggi, avendo cura di rimarcare che non sono mai stato un giudice amministrativo e che il menzionato Luigi Tosti, Presidente del TAR del Lazio è, per sua fortuna, soltanto un mio omonino.
Morto a 68 anni Luigi Tosti, il giudice “anticrocifisso”
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5 gennaio 2016 di Picchio News
E’ morto all’età di 68 anni il magistrato Luigi Tosti, originario di Cingoli e diventato famoso in tutta Italia per essere stato il primo giudice che tolse il crocifisso dall’aula di giustizia.
La sua battaglia era cominciata a Camerino. Nel suo ufficio, all’interno del piccolo tribunale ora dismesso, aveva preteso che si togliesse il crocifisso o che si esponesse anche la menorah ebraica. Poi la stessa presa di posizione si era estesa anche per quanto riguardava le aule delle udienze civili e penali. Era l’ottobre del 2002. Inevitabilmente la carriera professionale del magistrato subì una interruzione, con sospensioni e giudizi davanti al CSM. Ma Tosti aveva deciso di condurre fino alla fine la sua battaglia, insieme alla associazione degli atei e agnostici d Italia.
Nel 2006 la sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura lo sospese dalle funzioni e dallo stipendio in seguito alla condanna a sette mesi di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per un anno inflittagli dal Tribunale dell’Aquila nel novembre 2005, poi nel 2009 viene assolto in Cassazione. Nel 2010 è stato definitivamente espulso dalla Magistratura. «Del resto lo stesso Tosti, difendendosi da sé, aveva in qualche modo considerata logica questa conclusione: “O date ragione a me e rimuovete i crocefissi da tutte le aule di giustizia” aveva detto ai suoi giudici “oppure non potete fare altro che cacciarmi dalla magistratura”» (Giorgio Dell’Arti)

Nel 2008 il suo rifiuto di fare udienza in aule dove fosse presente il crocifisso gli è costato una nuova condanna ad un anno di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici (pena sospesa), ma venne assolto in appello nel 2012, “a mia insaputa e contro la mia volontà. Il primo motivo che avevo scritto nel ricorso alla sentenza di primo grado era che non avevo commesso nessun reato perché le udienze erano state tenute da altre persone. Ho rinunciato a questo motivo, perché volevo che i giudici si pronunciassero su altre questioni. Alla fine io sono stato assolto d’ufficio per quel motivo”.
Nel giugno 2008 era presidente della II sezione del Tar del Lazio che, accogliendo il ricorso presentato dal Codacons e da un comitato di residenti del quartiere Ostiense contro le aree di parcheggio a pagamento, invalidò le strisce blu in tutta la capitale (il Comune qualche giorno dopo le ripristinò nel centro storico).
A Camerino, dopo le note vicende, non era più tornato e si era ritirato a vivere a Rimini. Aveva un blog e l’ultimo post porta la data del 26 novembre.